RISPARMIARE sulla spesa al supermercato


Risparmiare sulla spesa è una scelta che può cambiare sensibilmente il budget familiare, soprattutto se i componenti sono 2-4 persone e oltre.
Non è difficile fare economia sullo shopping alimentare, i punti chiave sono essenzialmente quattro:

  • ridurre gli sprechi a zero
  • acquistare cibo poco (o per nulla) lavorato
  • frequentare supermercati con buona scelta e buoni prezzi
  • essere in forma e consumare le giuste calorie

Dopo averli analizzati uno per uno, per capire meglio come si può veramente risparmiare senza intaccare il gusto e il benessere sulle nostre tavole, faremo un piccolo budget alimentare quotidiano.

Ridurre gli sprechi a zero

Quante volte vi capita di buttare parte del cibo cucinato in pattumiera? Non parlo ovviamente degli scarti di lavorazione (bucce, ossa, parti non edibili in generale) ma del cibo vero e proprio messo in tavola. Basta un 10% di scarto quotidiano per spendere il 10% in più sulla spesa…sembra banale, ma è esattamente così, e può valere centinaia di €uro ogni anno!
Quando si cucina le porzioni devono essere già stabilite, in questo modo non ci sarà l’imbarazzo di dover gestire l’avanzo, che non sempre può essere parcheggiato in frigorifero o freezer.
Un piatto di pasta o riso, una porzione di carne o pesce sono quantità facili da definire per persona: piuttosto che esagerare meglio stare un pochino indietro. Se c’è ancora appetito ci si può saziare con alimenti complementari come frutta secca, frutto a fine pasto, un pezzetto di cioccolato, oppure accompagnare il pasto con del pane e simili.

Acquistare cibo poco (o per nulla) lavorato

Il cibo più lavorato, come piatti pronti da cuocere o addirittura precotti, è sicuramente più costoso di quello fatto in casa a parità di ingredienti. Se invece ci abituiamo ad acquistare materie prime come farina, oli e grassi da condimento, formaggio, pasta e cereali, vegetali freschi, legumi, uova, carne e pesce, frutta secca e cioccolato potremo comporre a nostro piacimento i pasti. Non dimentichiamo l’acqua: in bottiglia costa oltre 100€ all’anno a persona, quella del rubinetto solo 2€!
Oltre al vantaggio economico c’è anche un aspetto qualitativo: spesso i cibi lavorati sono realizzati con conservanti che, anche se talvolta innocui, sono un elemento inutilmente aggiuntivo. Inoltre non tutti gli ingredienti sono sempre di qualità, oppure presenti in maniera molto marginale nonostante siano evidenziati sulla confezione (“con olio extravergine”, poi magari ce n’è solo 1%).

Frequentare supermercati con buona scelta e buoni prezzi

Questo aspetto è fondamentale: la grande varietà dà possibilità di maggiore scelta sia qualitativa che di budget. Ormai anche i supermercati e gli ipermercati con prodotti di marca hanno una linea (magari posizionata marginalmente sullo scaffale) di pari prodotto ma di fascia economica. Pari prodotto significa altrettanto valido, dal punto di vista nutrizionale e di gusto, ma di fascia di prezzo ben inferiore! Ormai è noto che molti prodotti da discount sono prodotti da marchi famosi e distribuiti dalle catene con diversa etichetta e basso prezzo. Perché succede questo? Semplice, sono accordi commerciali tra i principali brand e la grande distribuzione, più vendita per entrambi e maggior fasce di pubblico attratte dall’acquisto.
Altra questione determinante: sempre e solo guardare il prezzo al KG e non il prezzo finale del prodotto! I formati delle confezioni sono spesso diversi, quindi diventa molto complesso confrontare la convenienza di un prodotto rispetto ad un altro. In generale è facile intuire che più il formato è grande, più sarà conveniente il prezzo al kg.

Essere in forma e consumare le giuste calorie

Un individuo in forma fisica (scopri qui come calcolare il proprio peso forma) consuma meno calorie di un soggetto sovrappeso poiché quest’ultimo deve “mantenere” una massa corporea maggiore.
Da questo deriva una semplice conseguenza: se siamo in forma abbiamo già ottimizzato la nostra “spesa” energetica, mentre se siamo sovrappeso abbiamo un buon margine per diminuire le spese alimentari mettendoci in forma.

Quanto costa un giorno di alimentazione?

Ipotizziamo la classica giornata alimentare media da 2000 calorie e proviamo a capire, per famiglie di alimenti, qual è la spesa minima per una persona:

€/kg alimenti
1,2 0,24 200 gr di cereali/farine
1,5 0,15 100 gr di legumi cotti
7 0,35 50 gr di frutta secca/cioccolato 74%
7 1,26 180 gr di carne/pesce
1,2 1,2 1000 gr di frutta/verdura
1,5 0,23 150 gr di yogurt
3 0,03 10 gr di olio/burro
6 0,2 30 gr di formaggio
3,7 TOTALE a persona (1.348€ all’anno)

Quali cibi fare in casa?

Se si ha un minimo di passione per la cucina è possibile risparmiare in maniera sostanziale anche preparando da sé molti cibi che troviamo confezionati al supermercato o prodotti di panetteria e pasticceria. Inoltre si possono scegliere direttamente gli ingredienti delle farciture, facendo più attenzione alla qualità dei singoli elementi.
Tutti i prodotti da forno fatti in casa sono veloci ed economici: pizza, pane, torte. Un po’ meno i biscotti, che nella grande distribuzione si trovano a prezzi davvero aggressivi (anche 1,5€ al kg) e, considerando la lavorazione necessaria, non hanno una spiccata convenienza.
Lo stesso discorso vale per la pasta di grano duro, che nei grandi formati si trova a prezzi bassissimi (intorno a 0,5€ al kg).
Altra categoria molto favorevole per la cucina casalinga è quella dei dessert: dalle creme al cucchiaio ai budini, dalle marmellate alle amatissime creme alla nocciola e cacao.
Sicuramente sconsigliabile l’acquisto di piatti pronti, sia che si tratti di “primi”, che di contorni oppure misti vegetali: il costo è decisamente elevato (al kg, ricordiamolo sempre!) poiché fa leva sul prezzo basso della confezione, che spesso contiene poche e piccole porzioni.


Le informazioni fornite in questa pagina non rappresentano un suggerimento di acquisto ma hanno semplicemente scopo informativo e di confronto tra prodotti disponibili sul mercato

Click to listen highlighted text!